Medjugorje, 25 maggio 2017
"Cari figli,
l’Altissimo mi ha permesso di
invitarvi di nuovo alla conversione.
Figlioli, aprite i vostri
cuori alla grazia alla quale tutti siete chiamati.
Siate testimoni della pace e
dell’amore in questo mondo inquieto.
La vostra vita qui sulla
terra è passeggera.
Pregate affinché attraverso
la preghiera aneliate al cielo e alle cose celesti ed i vostri cuori vedranno
tutto in modo diverso.
Non siete soli, Io sono con
voi e intercedo per voi presso mio Figlio Gesù.
Grazie per aver risposto alla
mia chiamata".
Commento di Padre
Livio di Radio Maria al messaggio del 25 maggio
I messaggi della
Regina della Pace sono sempre molto sintetici.
In ogni messaggio sono contenute tutte le
tematiche che alla Madonna stanno molto a cuore e prima di tutto l'invito alla conversione.
“Cari figli, l’Altissimo mi ha permesso di invitarvi di nuovo alla
conversione”. La Madonna sottolinea che la sua presenza
qui in mezzo a noi da così tanto tempo per invitarci alla conversione è una
richiesta che fa all'Altissimo e l'Altissimo gliela concede.
La Madonna parecchie volte nei suoi
messaggi si è rivolta a Gesù dicendo: “hanno bisogno di essere chiamati alla
conversione, hanno bisogno della mia parola materna, hanno bisogno che io stia
in mezzo a loro”. E più di una volta ha detto: “l'Altissimo mi ha concesso di rimanere così a lungo in mezzo a voi”.
È la richiesta della Madre che vede i suoi
figli in pericolo. Innanzitutto in pericolo per le nostre anime, come ha
detto nell'ultimo messaggio del 2 maggio a Mirjana: “figlioli,
la vostra fede sta sempre più diminuendo”.
La Madonna vede che noi ci stiamo
allontanando, molti perdono la fede, l'impero delle tenebre avanza, le persone
lasciano la via della luce, percorrono la via delle tenebre, della menzogna,
della morte. Per tutto questo la Madre dice a suo Figlio Gesù: “lasciami stare
ancora un po' con loro per invitarli alla conversione”. In che cosa consiste la
conversione?
Il
primo passo della conversione, è aprire
il cuore alla grazia: “Figlioli,
aprite i vostri cuori alla grazia alla quale tutti siete chiamati”. Perché la conversione è sempre un evento di
grazia!
La
Chiesa, e per Chiesa intendo la relazione Ruini e le affermazioni del Santo
Padre, ha riconosciuto che l’evento Medjugorje è
soprattutto, dall'inizio fino ad oggi, fenomeno
di conversioni vere! Vere! La gente cambia vita, gente che si
avvicina ai Sacramenti, alla Confessione, alla Santa Messa, famiglie che si ricostituiscono dopo essersi separate,
e non si finirebbe più di enumerare i frutti della conversione.
Le persone si convertono e a questa grazia
“tutti
siete chiamati”, anche quelli che sono già convertiti, perché c'è anche
una seconda conversione, che è quella dei tiepidi, che hanno la fede, ma che
devono cambiare vita perché la conversione è un elemento costante che dura
tutta la vita.
La conversione è sempre un evento di
grazia, dove c'è la conversione, “lì c'è
il dito di Dio”, e questa è
un'affermazione teologica indiscutibile e a Medjugorje
ci sono tante conversioni. Ci sono tanti brani della scrittura che lo dicono, a
cominciare da San Paolo: “per grazia siete stati salvati” e Gesù che
dice: “nessuno viene a me se il Padre mio non lo attira”.
Però molte volte Dio bussa alla porta, ma
non apriamo, oppure si apre uno spiraglio, ma poi richiudiamo; la conversione vera significa spalancare una volta per tutte la porta del
cuore a Gesù che viene a visitarci!
La Madonna incominciò la seconda fase delle
Apparizioni a Medjugorje nel 1984, con i messaggi
dati alla Parrocchia, dicendo: “convertitevi voi della Parrocchia, affinché
tutti quelli che vengono qui si convertano a loro volta” e “voi che vi
siete convertiti aiutate gli altri a convertirsi, innanzitutto con l'esempio
della vostra vita”.
Perciò ci dice: “Siate testimoni della pace e dell’amore in
questo mondo inquieto”, cioè senza pace, voi che
avete risposto alla chiamata.
Poi, come in tutte le apparizioni della Madonna, c'è il
richiamo all'Eternità:
“la vostra vita qui
sulla terra è passeggera”.
La Madonna, che scende sulla terra, dice che il fine della nostra vita è il Cielo, di cui è Regina e sta a fianco
di suo Figlio Gesù, Re dell'Universo e ci dice “guardate al Cielo che è la meta a cui dovete tendere, tenendo presente
che la vita passa”.
Una volta ha detto una frase bellissima: “la vostra vita è un battito di ciglia”,
oggi ci siamo, domani non ci siamo!
Allora perché dobbiamo
abbarbicarci come delle ostriche sugli scogli di questa terra?
La Madonna ci invita a vivere
la vita come un pellegrinaggio, dove bisogna portare l'essenziale: il
bastone e lo zaino.
Portiamo quello che è necessario per vivere, ma puntando ai
beni celesti, perché i beni spirituali sono i più belli, sono quelli che ci
fortificano e ci danno la gioia. I beni materiali servono, ma non ci devono far
diventare schiavi.
“Pregate affinché attraverso la preghiera
aneliate al cielo e alle cose celesti ed i vostri cuori vedranno tutto in modo
diverso”.
Guardando al Cielo, esercitandoci nella meditazione della
Gerusalemme Celeste, il cuore si apre al desiderio di arrivare alla felicità
eterna, perché il nostro cuore vuole un amore eterno, la gioia che non ha fine.
Questo è quanto dobbiamo alimentare nella preghiera: il desiderio di eternità, il desiderio
del Cielo, il desiderio delle cose celesti.
Dobbiamo crescere nell'amore per Gesù e per la Madonna e
così, quando siamo uniti a loro, se
guardiamo con gli occhi del Cielo le
cose e le vicende della terra, i tanti problemi che ci sembrano farci
soffocare, le tante onde che sembra vogliano sommergerci, tutto cambia.
Lo ha bene formulato
San Francesco: “tanto è il bene che mi
aspetto, che ogni pena mi è diletto”, cioè ogni sofferenza diventa motivo
di gioia.
È proprio vero, voi
provate, quando avete dei problemi che
vi tormentano, delle angosce, e li abbiamo tutti nella giornata, nella
notte, al mattino quando ci alziamo, se
ci mettiamo nella preghiera vera, cioè se ci mettiamo alla Divina Presenza,
usciamo fuori dalla preghiera sereni,
consolati e soprattutto fortificati, per cui non solo vediamo le cose in un modo
diverso, ma le affrontiamo con la forza di Dio.
“Non siete soli, Io sono con voi e intercedo
per voi presso mio Figlio Gesù”, e comprendiamo che non siamo
soli, ma che la Madonna è con noi, intercede per noi e ci accompagna nel
cammino della vita.
“Grazie per aver risposto alla mia chiamata".
È un messaggio bellissimo, vi invito a viverlo soprattutto
attraverso la preghiera con la quale, come diceva San Paolo: “conversatio nostra in coelis
est”, la nostra conversazione, quando preghiamo, è con coloro che sono gli abitanti del Cielo, con Gesù e con Maria,
con gli Angeli e con i Santi.
I messaggi della
Regina della Pace vanno compresi alla luce dello Spirito Santo, leggiamoli
spesso durante il mese perché fanno bene all’anima, ci aiutano tanto a leggere
il Vangelo con il linguaggio e gli occhi di Maria.
«Cari figli, non dimenticate che qui sulla terra siete in. cammino verso l'eternità e che la vostra dimora è
in Cielo»
(messaggio del 25
luglio 2000, commento di Padre Slavko Barbaric')
La Madonna ci ricorda
che siamo pellegrini sulla terra e che la nostra dimora è in Cielo. Noi siamo continuamente
sottoposti alla tentazione e al pericolo di dimenticare che siamo sulla terra
in cammino verso l'eternità, che siamo pellegrini… La vita passa e in questa decidiamo la
nostra eternità.
Se ricordiamo ogni
giorno che le cose di questo mondo sono transitorie, ci sarà più facile vivere
il Vangelo, vivere la vita secondo il Vangelo.
Chi dimentica che la sua meta è il Cielo avrà più
difficoltà a perdonare, ad amare, ad essere misericordioso e buono, pronto a
lottare contro il male e le tentazioni del mondo.
La Madonna,
invitandoci al digiuno, a vivere con il pane e l'acqua, ci richiama a un fatto
della Chiesa antica: il pellegrino poteva portare con sé solo pane e acqua;
camminando e nutrendosi di pane e acqua, egli diventava sempre più consapevole del
cammino verso il Cielo.
Chiediamoci se siamo
impediti o ci siamo arrestati nel nostro cammino spirituale: che cosa mi blocca? Che cosa mi impedisce
di perdonare il mio prossimo? Che cosa mi impedisce di essere misericordioso?
Perché sono incapace di amare?
La consapevolezza di essere viandanti e pellegrini ci aiuta anche a vivere la pace: pace in noi stessi, pace con gli altri.
Chi vive con questa
convinzione non si coinvolgerà nei conflitti e proverà subito a risolvere i
problemi per poter camminare verso la dimora celeste.
N.B. Il testo
di cui sopra può essere divulgato a
condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it